giovedì 10 settembre 2009

20. I cinesi

Nel 581, Yang Jian fonda la dinastia Sui (581-618) e, sostenuto dall’aristocrazia sino-barbarica del Nord-Ovest, riesca e riunificare l’impero (589). Si apre così un periodo di prosperità e di potenza per il paese, che si consolida sotto la dinastia turca Tang (618-907), una delle più notevoli della storia cinese. Sotto i Tang la Cina è la massima potenza asiatica ed è anche un paese eccezionalmente aperto sia nei commerci che nella cultura. È in questo periodo che penetrano nel paese il manicheismo, il cristianesimo nestoriano e forse anche l’ebraismo, mentre il buddhismo raggiunge la sua massima espansione. I Tang introducono il reclutamento di funzionari attraverso esami aperti a tutti gli uomini liberi, sottraendolo all’esclusivismo aristocratico. Si viene così a formare una classe burocratica basata sul merito oltre che sulla nascita. La corte imperiale diviene un cenacolo per poeti e artisti. Viene inventata la stampa e la polvere da sparo, che comincia ad essere usata per motivi militari.
La dinastia Tang deve però subire gli attacchi di molte popolazioni vicine e la ribellione di propri vassalli, e alla fine cade. Per mezzo secolo, l’impero rimane diviso in Dieci Stati (907-960), che sono in continua lotta fra loro, fino a quando il generale Taizu riesce a fondare la dinastia Song (960-1279).

Nessun commento:

Posta un commento